Il pròpoli (o la pròpoli o meno frequentemente pròpolis) è una sostanza resinosa che le api raccolgono dalle gemme e dalla corteccia delle piante. Si tratta quindi di una sostanza di origine vegetale che, dopo il raccolto, viene elaborata dalle api con l’aggiunta di cera, polline ed enzimi prodotti dal loro stesso organismo. Il colore può variare moltissimo nelle tonalità del giallo, del rosso, del marrone e del nero. L’odore è fortemente aromatico.
Questa meravigliosa sostanza viene di solito prodotta dalle api tra agosto e ottobre in preparazione dell’inverno e per la protezione dell’alveare.
La propoli viene infatti utilizzata per sigillare sia l’esterno che l’interno dell’alveare in modo da proteggerlo da agenti climatici e infettivi, che possono comprometterne la sua salute. La propoli, infatti, oltre ad avere un ruolo importante nella edificazione dell’alveare (per irrobustire i favi), ha anche e soprattutto un’azione disinfettante e antivirale.
Le api la utilizzano innanzitutto per ricoprire punti chiave di passaggio e di accesso: i tunnel d’ingresso all’alveare ricoperti di propoli svolgono così un’azione disinfettate sulle api (che entrano ed escono) e su eventuali agenti infettivi e nocivi.
La usano come rivestimento protettivo sulle uova e sulle larve, nelle celle e per disinfettare cadaveri di api o di predatori, penetrati nell’alveare, che non riescono più ad essere espulsi.
Questo lavoro di produzione della propoli e di rivestimento delle superfici interne dell’alveare fa sì che gli alveari siano tra gli ambienti più sterili in natura!
Da dove viene la propoli?
La materia prima della propoli non è altro che la resina prodotta dagli alberi. Per capire bene le proprietà della propoli occorre, quindi, studiare le resine e la loro funzione. Esse infatti vengono prodotte dalle piante per garantire un sistema immunitario che protegga gli alberi stessi da malattie e parassiti.
Quando un albero viene danneggiato, produce resina con la quale va a curare e a sigillare la parte, per evitare di contrarre infezioni e di venire attaccato da funghi. Allo stesso modo quando dei parassiti attaccano l’albero, la pianta li contrattacca con la produzione di resina che va ad uccidere gli insetti e le loro larve.
Le resine vengono inoltre secrete su superfici sensibili come boccioli e gemme per proteggerli dalle radiazioni ultraviolette e da danni causati da radicali liberi. In questo caso la resina non fa altro che contrastare questi radicali probabilmente grazie all’azione dei polifenoli (di cui la resina ha un’alta concentrazione).
La propoli viene prodotta dalle api che raccolgono le resine dagli alberi, le lavorano con le loro secrezioni salivari e vi aggiungono cera d’api e un po’ di polline. La struttura della resina viene quindi alterata grazie alle secrezioni delle api per ottimizzarne i benefici e le proprietà curative.
Come si estrae la propoli?
Ci sono due metodi principali di raccolta della propoli, noi li utilizziamo entrambi:
1. La raccolta della propoli depositata nell’alveare tramite raschiatura, effettuata dall’apicoltore con apposito raschietto.
2. Oppure tramite l’uso di griglie, precedentemente collocate all’interno dell’alveare: gli spazi vuoti delle griglie spingono le api ad andare a riempirli con la propoli. Questo tipo di raccolta avviene durante l’estate e permette di raccogliere dosi maggiori e di miglior qualità. Rappresenta chiaramente l’opzione più consigliata per una produzione della propoli più intensiva.
Cosa contiene la propoli?
ll contenuto della propoli varia così come variano le resine e le piante su cui le api raccolgono, è stato approssimativamente testato che gli ingredienti principali siano: resine (45-55%), cera e acidi grassi (25-35%), oli essenziali e sostanze volatili (10%), polline (5%), composti organici e minerali (5%)
Tra i minerali più importanti si annoverano il Mg, Ca, I, K, Na, Cu, Zn, Mn e Fe.
Tra le vitamine: la B1 – B2 – B6 – C – E – P ( flavonoidi o bioflavonoidi)
Forte la presenza di polifenoli, cumarine, aminoacidi, steroidi e composti inorganici. Le attività biologiche sono da attribuirsi principalmente a flavonoidi (rutina, quercitina, galangina) e ad acidi fenolici (con l’estere dell’acido caffeico, o cAPe, come componente principale)
Quali proprietà e benefici ha la propoli?
La propoli occupa un posto molto importante tra i prodotti di origine naturale con proprietà curative e medicamentose. In primo luogo, è uno dei migliori antibatterici naturali con attività sia batteriostatica sia battericida contro un gran numero di batteri. Ha ottime proprietà anti-infiammatorie, antivirali e antifunghicide.
Ma vediamo più in dettaglio le sue proprietà curative. Come già anticipato ha un’ottima azione battericida contro batteri come: Helycobacter Pylori, Streptococcus mutans, Streptococcus Aureus, Streptococcus pneumoniae, Streptococcus pyogene, Escherichia Coli, Haemophilus Influenzae, Moraxella Catarrhalis e altri. Rinforza l’azione degli antibiotici (vale per la penicillina, per la sefralina, per la doxiciclina, ma non per l’ampicillina), e riduce la formazione di resistenza agli antibiotici.
Inoltre ha proprietà:
- anti-infiammatorie
- antivirali, per esempio contro il virus dell’herpes simplex
- antimicotiche e funghicide (per esempio contro la candida albicans)
- antiparassitarie (par ex. trichomonas)
- antiossidanti
- cicatrizzanti
- immuno-regolatrici
- anestetiche locali
- ha un effetto disintossicante e protettivo del fegato
- è uno stimolante della circolazione sanguigna
- è un energizzante naturale